Un argomento certamente allettante, quando si devono affrontare lavori in casa, è quello relativo alle detrazioni fiscali. L’argomento è vasto e variegato, reso ancora più difficoltoso da affrontare e da descrivere per il fatto che le normative sono in continuo mutamento. Fino a pochi anni fa ci si poteva sostanzialmente districare tra due tipi di bonus, ovvero Bonus Ristrutturazione e Ecobonus; dal 2020, a causa delle misure studiate per contrastare la crisi provocata dal Covid, è avvenuto una specie di maremoto. Ai due bonus elencati, nel corso dei successivi anni, si sono aggiunti: il Bonus facciate; il Superbonus; il bonus “Barriere architettoniche”. Senza contare bonus minori, come il Bonus rubinetti o bonus mobili . Ma soprattutto, in questo periodo, è stata introdotta la misura della Cessione del credito, vero motore dei bonus edilizi, più ancora dell’entità della detrazione del Superbonus (110%). Queste misure hanno dato un impulso fortissimo all’edilizia tra il 2020 e il 2022, ma poiché erano misure temporanee e non sostenibili nel lungo periodo, sono quasi tutte decadute e si è tornati principalmente alle due misure più longeve: Bonus Ristrutturazione, Ecobonus e Bonus Mobili . Tuttavia non è detto che il discorso sia concluso, perché il boom degli anni “Covid” ha portato comunque alla ribalta l’importanza del comparto dell’edilizia come motore trainante dell’economia e da più parti si è avanzata l’ipotesi di studiare più a fondo il tema delle detrazioni fiscali; si parla di realizzare un Testo Unico sulla materia.
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